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A review by chiara_calime
Stoner by John Williams
5.0
William Stoner è un uomo mediocre: non particolarmente brillante, o intelligente, o bello, nella sua vita non accade nulla di rilevante e la sua carriera accademica non è né particolarmente illustre né particolarmente sfortunata. William Stoner è un uomo comune, con un grande passione per la Letteratura, un matrimonio infelice, due genitori che non conosce davvero e una figlia che vorrebbe disperatamente conoscere ma che non riesce a raggiungere.
È un uomo passivo, che attraversa la sua vita con pacatezza, che non si ribella alle angherie di sua moglie, personaggio tragico e crudele che non si riesce mai ad afferrare, ma che allo stesso tempo è capace di iniziare una faida con un collega rimanendo saldo e irremovibile nelle sue posizioni.
E Stoner è un uomo che deve rinunciare al suo unico grande amore e andare avanti, perdendo un po' di sé stesso.
John Williams ci racconta della vita di Stoner con una scrittura che trasforma in poesia anche la più comune, banale delle esistenze, rendendo straordinario l'ordinario, con un lirismo commovente e appassionato da cui è difficile staccarsi.
Non si può non amare Stoner, perché Stoner siamo noi, con le nostre vite normali e ordinarie, i nostri amici, il nostro lavoro a volte monotono, i nostri matrimoni a volte infelici, i nostri amori fatti di momenti quotidiani in cui si sta seduti sul divano a leggere ognuno nel suo silenzio tranquillo.
Un piccolo libro, forse senza grandi pretese, che pagina dopo pagina diventa un capolavoro di umanità. Uno di quei romanzi che riescono a cambiare l'esistenza di chi li legge, che creano un "prima" e un "dopo".
È un uomo passivo, che attraversa la sua vita con pacatezza, che non si ribella alle angherie di sua moglie, personaggio tragico e crudele che non si riesce mai ad afferrare, ma che allo stesso tempo è capace di iniziare una faida con un collega rimanendo saldo e irremovibile nelle sue posizioni.
E Stoner è un uomo che deve rinunciare al suo unico grande amore e andare avanti, perdendo un po' di sé stesso.
John Williams ci racconta della vita di Stoner con una scrittura che trasforma in poesia anche la più comune, banale delle esistenze, rendendo straordinario l'ordinario, con un lirismo commovente e appassionato da cui è difficile staccarsi.
Non si può non amare Stoner, perché Stoner siamo noi, con le nostre vite normali e ordinarie, i nostri amici, il nostro lavoro a volte monotono, i nostri matrimoni a volte infelici, i nostri amori fatti di momenti quotidiani in cui si sta seduti sul divano a leggere ognuno nel suo silenzio tranquillo.
Un piccolo libro, forse senza grandi pretese, che pagina dopo pagina diventa un capolavoro di umanità. Uno di quei romanzi che riescono a cambiare l'esistenza di chi li legge, che creano un "prima" e un "dopo".