Avevo sentito parlare di questo libro da Alessandro (@carocompagno su IG) e mi aveva subito intrigato!
In questo breve romanzo seguiamo la storia di Pannonique che viene rapita e scelta come partecipante per un nuovo reality show: Concentramento. Come si può evincere dal nome dello show, si basa sulla terribile esperienza che milioni di ebrei, omosessuali, rom, malati mentali, apoliti e molte altre minoranze subirono durante il Secondo Conflitto Mondiale.
La storia di Pannonique, però, é differente. Non c’è un vero motivo per cui le persone sono scelte, non si basa su religione o etnia ma sul caso. Inoltre, i concorrenti sono sempre filmati oltre che picchiati dai kapò. In particolare, la kapò Zdena inizierà ad avere un interesse particolare per Pannonique.

Questo breve romanzo mi è molto interessato per le sue tematiche, dalla prigionia simile a quella dell’Olocausto sia al fatto che questi prigionieri siano filmati. Infatti, Pannonique finirà per chiedersi chi sono i veri carnefici di questo reality e come si è arrivati ad una tale disumanizzazione. É una storia che tocca delle corde particolari, perché spinge il lettore a ragionare su cosa sia più sbagliato, cosa potrebbe spingere un’intera popolazione a guardare un reality così crudele. Ci si domanda anche qual è il proprio ruolo in una tragedia, dove sia davvero Dio e come cercare di sopravvivere nonostante tutto.

Unica pecca, secondo me, é il finale. Un po’ frettoloso e non troppo realistico e crudo per tutto ciò che si era raccontato fino a quel momento.