A review by uraniaexlibris
Harry Potter e la pietra filosofale by J.K. Rowling

adventurous emotional hopeful inspiring mysterious relaxing fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? N/A

5.0

Iniziare una storia, iniziare una nuova epoca, iniziare un genere al numero 4 di Privet Drive. Così è cominciato il mio viaggio nel genere Fantasy e non sarebbe potuto andare diversamente. Non solo mi ha convinta, non sarebbe un classico altrimenti, ma mi ha fatto scoprire un nuovo genere letterario, un genere che fuori dall’Italia assieme alla Fantascienza mantiene praticamente in vita l’intero mercato editoriale nei paesi anglosassoni. In effetti non è un caso se gli autori pilastri del genere sono originari dell’Inghilterra. Tolkien e Rowling, un bel match davvero, anche se per quanto riguarda il primo il momento non è ancora giunto. Mi si potrebbe accusare di essere un po’ cresciutella per una saga Fantasy, ma io sono una Corvonero e non do peso alle opinioni altrui (sì ho fatto il test ancora prima di leggere la saga sono strana!). A questo punto mi pare superfluo riassumere la trama, sicuramente ci sarà chi ha già visto abbondantemente i film, chi l’ha già letto e dunque non cerca una sinossi rimaneggiata ma un’opinione e chi non l’ha letto e non vuole spoiler. In ogni caso la saga è talmente nota che anche andando a chiedere alla tribù dislocata nell’angolo più remoto della terra, sicuramente anche questa avrà sentito parlare almeno una volta di Harry Potter. Piuttosto mi chiederò: perchè leggere Harry Potter anche se si ha superato una certa età? Contro domanda: voi avete smesso di rileggere le fiabe dei Fratelli Grimm, i miti, i poemi epici? No vero? Beh il Fantasy non attinge a nulla di diverso dai sopra citati anzi è figlio diretto delle fiabe, dei miti, delle leggende, del folklore, dell’epica, se non addirittura la punta di diamante di essi, l’apice e il raggiungimento del loro sviluppo più completo e no, non c’è nessuna differenza tra le sirene di Odisseo e i centauri della Foresta e chi afferma la superiorità dei primi sul secondo o è un Babbano o non conosce le linee evolutive della storia della letteratura. In ogni leggenda, in ogni mito, in ogni elemento di folklore, in ogni poema c’è sempre un fondo di verità e c’è sempre un insegnamento di fondo. La figura di Dracula è basata su un personaggio storico ad esempio, la Fenice prende spunto dall’ibis, dal pavone, dal fagiano dorato etc, Cappuccetto Rosso insegna l’obbedienza e il non dar retta agli estranei. Ed Harry Potter? Nel caso specifico del primo libro insegna il valore dell’amicizia, il fatto che le apparenze ingannino, che a volte per ottenere delle risposte bisogna osare e rischiare in prima persona. Che anche se si vive in un mondo semplice come quello magico, esistono delle norme, dei freni, delle regole, perchè il fatto di poter usare la scorciatoia di poter risolvere le cose in modo semplice e sbrigativo (con un solo colpo di bacchetta) non implica necessariamente la giustizia, l’eticamente corretto. Il fatto che io possa scagliare una fattura non significa che essa sia la cosa giusta da fare ed è affascinante constatare che, anche in un mondo in cui tutto è possibile, si ritrovano le stesse norme che regolano la nostra vita, gli stessi dubbi, gli stessi problemi. Detto questo: McGonagall e Tassofrasso non si possono proprio sentire!