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A review by saradallapalma
Weather by Jenny Offill
4.0
Mi aspettavo tutt'altro da questo libro, eppure mi sono ritrovata con una piacevole sorpresa.
In questo romanzo seguiamo la vita della protagonista, Lizzie, che narra di vicende e persone accanto a sé. Questo libro, però, non è un semplice romanzo in prosa ma si può descrivere come una serie di pensieri e di fatti, spesso scollegati tra di loro. Ci sono citazioni, storie di qualche riga che sembrano quasi parabole ma anche pensieri sulla situazione americana (più probabilmente degli anni dell'elezione di Trump).
"Weather" scava nel profondo di alcune problematiche da un punto di vista esterno e a volte ignorante. Infatti, secondo me, le tematiche principali sono quella del cambiamento climatico, dell'uso di sostanze, della maternità e della gentrificazione. Eppure, Lizzie non è un'esperta del settore (tranne forse nella parte più materna), ma esprime comunque le sue preoccupazioni. Ci racconta di come vede dall'esterno una persona dipendente o di come Lizzie percepisce i cambi del clima e quali potrebbero essere le soluzioni.
Alla fine, secondo me, la risposta che ci vuole dare l'autrice è chiara: non c'è una soluzione, non c'è una via giusta. Bisogna buttarsi in quello che ci ritroviamo o ci ritroveremo perché non sappiamo cosa esattamente succederà.
(p.s= non ho mai evidenziato e messo tanti segnapagina!)
In questo romanzo seguiamo la vita della protagonista, Lizzie, che narra di vicende e persone accanto a sé. Questo libro, però, non è un semplice romanzo in prosa ma si può descrivere come una serie di pensieri e di fatti, spesso scollegati tra di loro. Ci sono citazioni, storie di qualche riga che sembrano quasi parabole ma anche pensieri sulla situazione americana (più probabilmente degli anni dell'elezione di Trump).
"Weather" scava nel profondo di alcune problematiche da un punto di vista esterno e a volte ignorante. Infatti, secondo me, le tematiche principali sono quella del cambiamento climatico, dell'uso di sostanze, della maternità e della gentrificazione. Eppure, Lizzie non è un'esperta del settore (tranne forse nella parte più materna), ma esprime comunque le sue preoccupazioni. Ci racconta di come vede dall'esterno una persona dipendente o di come Lizzie percepisce i cambi del clima e quali potrebbero essere le soluzioni.
Alla fine, secondo me, la risposta che ci vuole dare l'autrice è chiara: non c'è una soluzione, non c'è una via giusta. Bisogna buttarsi in quello che ci ritroviamo o ci ritroveremo perché non sappiamo cosa esattamente succederà.
(p.s= non ho mai evidenziato e messo tanti segnapagina!)