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A review by saradallapalma
Follia by Patrick McGrath
2.0
Ho comprato questo libro in una feltrinelli poiché era sotto “i libri di booktok”, ma come altri di questa categoria non mi ha fatto estremamente entusiasmare.
In “Follia”, seguiamo il resoconto di uno psichiatra che racconta la storia d’amore (tossica) tra Stella ed Edgar Stark. I due non avrebbero dovuto avere nessun tipo di relazione, figuriamoci una amorosa o sessuale.
Sicuramente questo libro è narrato da una prospettiva interessante ma che non ha molto senso a lungo andare. Personalmente avrei preferito qualcosa di più introspettivo, magari dal punto di vista di Stella o di Max o Charlie. Mi è sembrato quasi assurdo che l’interezza della storia fosse narrata dal punto di vista dello psichiatra.
Il modo, però, in cui è narrato é sicuramente affascinante e ti fa addentrare nella storia, che però non è un granché. Infatti, mi è sembrata (in parte) una versione precedente di “Quando noi morti ci destiamo” di Ibsen: il rapporto tra Edgar e Stella, ma anche i personaggi mi hanno riportato alla mente quell’opera.
E forse sono stati proprio i personaggi la cosa che più ho disprezzato del libro. Certo, comprendo che il titolo dovrebbe già essere abbastanza per descrivere lo stato mentale dei personaggi, ma non li ho trovati dei interessanti. Mi sono decisamente sforzata ad arrivare alla fine proprio perché non riuscivo a connettermi con loro.
In “Follia”, seguiamo il resoconto di uno psichiatra che racconta la storia d’amore (tossica) tra Stella ed Edgar Stark. I due non avrebbero dovuto avere nessun tipo di relazione, figuriamoci una amorosa o sessuale.
Sicuramente questo libro è narrato da una prospettiva interessante ma che non ha molto senso a lungo andare. Personalmente avrei preferito qualcosa di più introspettivo, magari dal punto di vista di Stella o di Max o Charlie. Mi è sembrato quasi assurdo che l’interezza della storia fosse narrata dal punto di vista dello psichiatra.
Il modo, però, in cui è narrato é sicuramente affascinante e ti fa addentrare nella storia, che però non è un granché. Infatti, mi è sembrata (in parte) una versione precedente di “Quando noi morti ci destiamo” di Ibsen: il rapporto tra Edgar e Stella, ma anche i personaggi mi hanno riportato alla mente quell’opera.
E forse sono stati proprio i personaggi la cosa che più ho disprezzato del libro. Certo, comprendo che il titolo dovrebbe già essere abbastanza per descrivere lo stato mentale dei personaggi, ma non li ho trovati dei interessanti. Mi sono decisamente sforzata ad arrivare alla fine proprio perché non riuscivo a connettermi con loro.