Iniziamo bene l’anno con questo pseudo libro autobiografico. Personaggi di fantasia basati sulla vera esperienza dell autrice, Mina e Lorenzo sono i capisaldi di questo romanzo che appassiona e conquista grazie alla sua dolcezza, al mostrare le cose come solo una bambina può vederle.
Non troppo macabro, non troppo leggero, quell equilibrio che tiene incollate alle pagine e fa sgorgare qualche lacrima.

Lo stile mi lascia invece ci perplessa. Una lingua sgrammaticata, con virgole poste dove vengono e dialoghi senza forma ma inseriti nella narrazione per comodità, il libro è scritto come una semplice dettatura di un discorso continuo di Mina. Ne di ricalca un bello stile infantile, che dapprima stupisce e a cui poi ci si affeziona, anche se difficilmente fruibile in alcuni punti.  

In ogni caso, un bel lavoro, un ottima storia.