Il primo "Vita nostra" era stato una vera scoperta, un libro davvero particolare che avevo molto apprezzato e che poteva anche finire lì. Si può dire che fosse molto molto criptico, ma era parte del suo fascino. Questo secondo volume resta altrettanto criptico, ma forse perché ormai si è entrati maggiormente nel mondo costruito dagli autori, il libro scorre molto più  facilmente rispetto al suo predecessore e per quanto criptico rimanga so ha la sensazione di averci capito qualcosa in più (e probabilmente se io conoscessi la linguistica capirei ancora altro). È difficile descriverlo, è come sempre un mix di scienza linguistica, filosofia, crude emozioni umane molto viscerali. E ho amato tutto moltissimo.